DUCCIO E' NEI TOP, SENZA "SE" E SENZA "MA"

Altri risultati relativi al TPRA che è ancora in fase di svolgimento, hanno catturato la mia attenzione: fra la terza e la quarta giornata, un paio di giocatorini come Gaetano Ciccaglione e Lorenzo Cerio, si sono ben messi in mostra. Di quest'ultimo, peraltro, ho potuto cogliere in prima persona qualche altro miglioramento in chiave offensiva (ci ho giocato in settimana).

Faccio, invece, fatica a toccare la classifica femminile dove il movimento è molto più disordinato, vuoi per livelli che ancora vanno attestandosi, vuoi per risultati che conseguenzialmente appaiono piuttosto strani. 

Ancora una volta mi corre l'obbligo di abbracciare idealmente Amelia Gentile che è l'ennesima "vittima" del nostro giochino. La mia ex compagna di classe era lanciatissima e deve fermarsi un pochino per delle noie al ginocchio. In bocca al lupo!

La foto che vedete, l'ho scattata a margine di un simpatico scambio di coppie avvenuto in un week-end di fine aprile. Se dovessi stilare la classifica simpatia, Daniele Tondi avrebbe d'ufficio la prima posizione. Giocarci insieme è complicato perchè fa scompisciare dalle risate (ma, s'intenda, oltre a questo c'è tanto di più: Daniele continua, infatti, a migliorare di settimana in settimana). L'unica posizione (già altissima) che non posso modificare (e che anzi devo peggiorare), è quella di Andrea De Gregorio visto che anche il buon Peppone (Iacobucci), in termini di tecnica individuale, ha fatto registrare qualche piccolo passetto in avanti. Il nostro arbitro, merita dunque di salire in classifica, proprio come Daniele.  

Il comparto "Champions" è quello che, come ben sapete, cattura da sempre le mie attenzioni. Da Marco Germanese a salire, non potete neppure immaginare come sia complicato piazzare in maniera corretta le varie pedine sui giusti scalini! L'incertezza regna sovrana perchè ogni venerdì le impressioni sui protagonisti sono diverse, colpa non solo della mia (in)capacità di valutzione ma anche dei concetti sulla regolarità e sulla continuità che ancora risultano, a mio modesto avviso, non proprio introitati nelle teste degli amici di questa zona della classifica. In questo clima di dubbi e di analisi, la certezza - ora come ora - è una e una soltanto e porta il nome di Duccio. Il toscanaccio, proprio in fatto di continuità, sembra avere una marcia in più ma anche tecnica, regolarità e tattica sembrano mixarsi, nei suoi spazi di competenza, meglio rispetto a quello che avviene nelle aree di gioco dei suoi competitors.