GRAZIANO E DI TORO PROMOSSI, SCARLATELLI E' ISTRUTTORE DI 1° GRADO

 

Il buon Fabrizio Graziano (28) m'ha rincorso per circa tre mesi. Mi sono sentito come una puttanella e allora ho ceduto alle sue lusinghe! L’ho finalmente testato in settimana. Con lui c’era il compagno di sempre (Mirko Di Toro). Per non correre rischi mi sono affidato ancora una volta al buon Marchetto Palazzo (11) e la partita pur giocandola (come al solito) malissimo, l’abbiamo tutto sommato tenuta sotto controllo ma non è stata una passeggiata. Che dire? è una coppia in forte ascesa. Manca quella cattiveria animalesca che anima – per esempio – la schiera di ex calciatori o il gruppetto dei top-20. Fabrizio, per la verità, si lascia anche andare a qualche “vai” e di tanto in tanto si vede anche il pugnetto alzato senza considerare che tecnicamente non è neppure male ma è davvero troppo galantuomo per arrivare, in breve tempo, in zona Europa League. Molto ma molto più soft è Mirko che se aggiusta il rovescietto può anche lui ambire alla zona Astorri…In signorilità, sia chiaro, stiamo parlando di due giocatori che hanno pochi rivali…nessun dubbio.  

Settimana interlocutoria per i top ten questa appena finita: con Peppe Scarlatelli (3) impegnato con il suo corso di 1° livello a Roma (penso abbia conseguito a pieni voti il titolo di istruttore di primo grado e dunque auguri a lui), i best players si sono concessi una pausa di riflessione. Fabrizio Fusco (4) – come me -si è dato a sgambate con giocatori fuori dai top-20. Insieme a Nico Di Nunzio (31) ha regolato più o meno agevolmente Luca Astorri (13) che giocava in coppia con Fabrizio Paduano (14).

Il quadd di metà aprile è andato a sorpresa alla coppia Di Cristofaro-Straccialano. Diversi partecipanti sono stati in chiaro-scuro: il gigante buono, Max Nugnes (50) ha balbettato in avvio e ha perso 9-4 la finalina; così così anche Antonio Mancini (18) e Pino Astorri (17).

Stefano Vena (73), infine, sta cercando caparbiamente di venir fuori dalle zone paludose: ha vinto il doppio confronto con Albino Fazio (55) e Domingo Marcos (al suo fianco c’era Antonello Conte).


 

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