Nelle mie comparsate riesco ancora a visionare gli amici della zona caldissima della graduatoria. Giuseppe Giagnacovo e Antonio Presutti, ad esempio, li ho ritestati proprio in una di queste mie apparizioni che fortunatamente continuano a diminuire sensibilmente. I due, mi sono apparsi in discreta forma, seppur con le solite sfaccettature (di ordine tecnico) non ancora assestate a dovere. Sono certo, tuttavia, che giĂ dalla prossima stagione autunnale, potrĂ² risollevarli dalla zona paludosa dove stazionano da tempo.
Pochissimi, come detto, i miei inteventi in gabbietta: in queste sporadiche presenze, non disdegno di verificare lo stato dei miei amici della zona Champions e di tanto in tanto c'è pure qualche special guest (faccio qui riferimento ai campioni della top-ten). E' stato il magic moment di Carpinone tra giugno e luglio; ora, invece, mi pare di poter dare credito a Nico Di Nunzio che ha cambiato decisamente passo in questo ultimo stralcio di estate. Nico, ci ha sconfitto con il Cobra affianco (io ero con il buon Maurito De Simone). Poi, perĂ², ho derubricato il rettile (da Cobra a Viperetta) e l'ho sconfitto con Vince Clarke Capuano (l'animale a sangue freddo giocava con Maurito che - strani casi del padel - in quell'occasione, è stato il migliore in campo).
Insomma, gira e rigira, dalla posizione 10 alla 25, i livelli sembrerebbero assestati salvo qualche estemporanea fiammata (vedi quella di Vena, di Ficca e dello stesso Carpinone) e come sempre succede negli sport con racchette, esaurita la fase del brusco accrescimento di abilità motorie, diventa poi difficilissimo proseguire l'opera di miglioramento: passare cioè dallo zero assoluto al sette in pagella è stato relativamente "facile" (quasi) per tutti...ma da quel punto in avanti è mistero della fede... Stessa cosa mi pare di vedere anche per le posizioni di vertice. Dopo due anni e mezzo di padellate, la fase di "stallo" è iniziata un pochino per tutti.
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