TEST 69: FABIETTO AMOROSA "PO ESSE FERO E PO ESSE PIUMA"

Dopo il sorpasso al figlioccio Vitone, Luchino Astorri ha provato a legittimare la nona posizione che gli ho assegnato in graduatoria e si è servito di me per sistemare proprio Stefano che era in coppia con Nico (Di Nunzio). 

Fabrizio Fusco si è preso una pausa dopo aver sbottato per il freddo che patisce in gabbietta: ha deciso di rientrare in gioco soltanto al disgelo. La decisione è sacrosanta visto che proprio il freddo è causa di malfunzionamenti dell'uretra. Giusto, dunque, che la tenga al calduccio.

Tra i dirigenti di Club, mi manca adesso da testare soltanto (zio) Pino Astorri. Le visionature, dopo quella effettuata a Fabietto Amorosa, salgono addirittura a sessantanove. Dico subito che la posizione 110 non gli rende merito: il numero uno dello Sporting Club sciorina giocate che non hanno nulla a che vedere con la zona retrocessione sebbene di tanto in tanto lo colga la follia pura e l'irrazionalitĂ  piĂ¹ totale! Nell'occasione, s'è portato dietro il mio mito vivente (Massimo Barometro) con cui non vorrei mai perdere specie per i vivi ricordi delle battaglie sui rettangoli calcistici. Anche Massimo (come Fabietto) deve (ri)salire in classifica perchè malgrado si muova da over 60, colpisce come un under 16 di buon livello! Il risultato clamoroso partorito sul red dello Sporting Club è bugiardo: meritavo di vincere e solo il gran culo ha consentito al mio calciatore preferito di portare a casa un risultato positivo...

Per la scelta del partner da schierare contro Max e l'amico Fabio, avrei potuto fare come tanti di voi, andare a pescare guardando le posizioni di vertice. Ho scelto, invece, un padellaro che stesse dalla sessantesima in giĂ¹ (dico sessantesima in giĂ¹) perchè i criteri che regolano lo sport (il padel fra tutti) dovrebbero incentrarsi sul coinvolgimento dell'intero gruppo senza lasciare fuori dal giro alcun appassionato. La scelta - azzardatissima - mi ha portato ancora una volta su Peppe Giagnacovo che ha retto abbastanza bene l'onda d'urto.

Non fate le teste di cazzo! Avete superato i trenta, spesso i quaranta e talvolta anche i cinquanta. Al Word Padel Tour non ci arriverete mai, tanto vale coinvolgere tutti...e non lasciare dietro nessuno.

    

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