TEST 86 IL MIO MAESTRO E' (QUASI) DA ZONA CHAMPIONS

Il buon Sandro Campofredano avrebbe costruito prestazioni importanti negli ultimi venti-venticinque giorni (andrĂ² meglio ad appurare questi score). Ha sconfitto, spesso con super-Nino (De Martinis) di fianco, giocatori del calibro di TotĂ² D'Onofrio, il gigante buono (Max Nugnes) e Antonio De Bernardo: non proprio poca roba! L'ho visto in azione qualche giorno fa e devo dire che, al netto della consueta "saturazione" che, aimè, è giunta anche per lui, di miglioramenti si puĂ² parlare...e come! Ricordo a tal proposito che raggiunta l'asticella del sette in pagella, da lì in avanti - specie dopo i quaranta - continuare a migliorare a padel, è come pretendere di scalare, con facilitĂ  estrema, una vetta che è posta oltre i tremila...

Nel mio nuovo (e ultimo) giro in cerca di mini-video da proporre in occasione della presentazione del libro, ho colto qualche giocata ad effetto: quella stupefacente, tra top, con protagonisti Fusco-Scaralatelli, il Cobra e il figlioccio Vitone ma soprattutto ho beccato uno sfavillante scambio di coppie tutto al femminile tra Amelia, Mariacristina, Mariella e Rosanna: quest'ultima m'ha colpito tra tutte. Come avevo ampiamente previsto, in tempi lontani, merita piazze d'onore!

Siamo al test. Per Massimo Iacobucci ho rinunciato a 25 minuti della mia Inter e a due collegamenti di Giorgia Rossi! Avrei persino rinunciato a Diletta pur di andarmelo a testare e perciĂ² ho stretto i denti davanti all'epitrocleite e mi sono fiondato in via Pirandello col mio fedele Don Chisciotte-Carpinone (lui si che non mi abbandona mai!). L'ultima volta che avevo (solo) palleggiato con Massimo, correva l'anno 1986, figuratevi se potevo mai perdere un'occasione così! Devo, dunque, ringraziare Pino (Astorri) che ce l'ha riproposto (è una chimera autentica e dobbiamo saggiarlo nei brevi scampoli di fortuna che ci capitano raramente, perchè giocare col mio primo Maestro di tennis è qualcosa che non si puĂ² descrivere e tali occasioni non vanno snobbate nella maniera piĂ¹ assoluta). Vado alle questioni di sostanza: è coriaceo e di grande temperamento. I tocchi di diritto, come pure quelli di rovescio (in back) non sono ancora ben sgrassati da quel tanto di tennis (egregio) che si porta dagli anni '80. PerciĂ² dico subito che per ora è ancora prematuro parlare di bandeja (men che meno di vibora) ma tiene il campo come un padelista navigato e trascina il compagno (per l'occasione era proprio zio Pino) come se fosse lui ad avere maggiore esperienza...In tutto questo scenario la sua peculiaritĂ  rimane una e una soltanto (pressochĂ© impareggiabile): la classe. Quella stessa che ho provato a descrivere nel libro. Massimo, infatti, è uno degli ottanta personaggi (con recensione) che ho portato nelle mie 140 pagine di prossima presentazione. In definitiva, se non lo tradisse la condizione fisica (ricordiamoci che va per i sessanta) sarebbe da piazzare immediatamente in zona Champions (ma mentre scrivo mi convinco, secondo dopo secondo, che questa cosa va fatta!).

Capitolo libro: in un evento che ho precocemente messo su facebook, ho indicato come data della presentazione SABATO 16 ma purtroppo è da confermare (così come la location): sono ancora indeciso, infatti, se andarcene a festeggiare dagli amici del TIME2PADEL che ringrazio per la possibilità o se rimanere a casa mia: nella club-house, ovvero, dell'A.T. CAMPOBASSO.

  

  

 

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