Pietro Domeghetti in (meravigliosa) versione DJ, panche, birra a fiumi, porchetta, balli sfrenati e tanto tantissimo divertimento. E' quello che sono riuscito a cogliere nelle ultime ore (serali) del Memorial "Marchetti" ma l'evento è andato avanti dalle prime ore del pomeriggio della sua domenica e ha regalato ai tantissimi presenti molto di piĂ¹ rispetto a quello che ho visto io: un torneo di padel, uno di beach volley e ovviamente quello di calcetto che forse fra tutti ha avvicinato maggiormente il baricentro dell'evento alla figura di Gigi Marchetti. Lo ricordo con piacere su queste scarne righe - ad un anno esatto dalla sua scomparsa - perchè mi piace credere che, pur conoscendolo a malapena, aveva apprezzato la mia persona (anche sul campo da calcio dove racconto di averlo arbitrato a fine carriera). Aveva pure accettato di stazionare sul mio libro (che acquisisce, ora, piĂ¹ valore) proprio lui che non era probabilmente avvezzo a certe forme di pubblicitĂ . Complimenti a Spens, al Cobra , ad Ermanno Pizzuto, a Giulio Perrucci al Gigante buono (Max Nugnes) all'inesauribile Massimiliano De Rensis, a Settimio De Lisio, ai fratelli De Simone e a tutti gli amici cari, vecchi e nuovi, che si sono spesi per ricordarlo con affetto.
Torno a scrivere sul blog dopo pausa abissale non di certo per mancanza di stimoli e/o motivazione. I progetti come questi non meritano mai di cadere nell'oblio: continuo, altroché, a seguire il padel di Campobasso e le follie che si porta dietro, con immutata curiosità .
Per raccontarvi del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto di Gigi Ciocca, non basterebbero sette, otto post come questi e allora parto dall'ottimo Valentino Spina che è piĂ¹ facile descrivere: omone dalle lunghe leve (approvata la scelta di andarsene a sinistra non solo perchè di fianco era con Gigi D'Alauro). Mi accorgo in un attimo che i feedback che ha ricevuto sono giusti e infatti è ordinato e anche abbastanza preciso. C'è dunque, dietro, la regia di qualche insegnante perchè prova a fare la cosa giusta nel momento giusto e anche il tasso di errori non è altissimo. Cos'altro dovrebbe servirmi per collocarlo tra i primi cinquanta? Aggiungo che è persona educata e rispettosa. Potrei rigiocarci con immenso piacere.
Eccomi al pacioso Gigi Ciocca che mi raccontano prenda a erudire come faceva Andrea De Greg e per questo complicato, talvolta, giocarci di fianco. E' chiaro che con un insegnante o con uno pseudo insegnante, è sempre difficile andarci a braccetto ma alla fine si riduce tutto ad una questione di meravigliosi equilibri...che si possono trovare! Gigi, peraltro, testato contro il Cobra e il mio compagno di merende Carpinone, di stronzate non ne racconta e allora va da se che i suoi correttivi possono anche essere accettati di buon grado ma arrivo subito subito alla sostanza fatta di impugnature, tutto sommato, corrette e giocate altrettanto opportune (in particolar modo in fase difensiva). Il tasso di errori diventa alto solo quando il fisico (imponente come quello di Valentino) risponde sistematicamente "picche" quando la palla in arrivo chiede gentilmente di andare giĂ¹. Aggiungo pure che da sinistra mi sarei aspettato qualche punto in piĂ¹. Di contro (e torno al bicchiere mezzo pieno) non corre rischi e mi appare perciĂ² estremamente pragmatico in ogni contesto del set. Di sicuro va spostato dalla posizione 32.
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