S'era messo in posa per me...non lo dimentico.
Alle bellissime parole che avete già speso sui social, aggiungo di esser stato un pochino irriverente con Gigi e talvolta anche invadente. Per portarmelo sul mio libro (che ora acquisisce, per me, un valore ancor più inestimabile) avevo superato i suoi limiti: non s'è mai mostrato troppo avvezzo a queste forme di "pubblicità"; men che meno aveva mostrato curiosità nei confronti del blog e delle altre cazzatine che avevo creato. Una volta, tuttavia, scherzò tanto sul fatto che lo avevo posizionato dietro Ermanno nella classifica maledetta e la cosa lo fece sorridere non poco (eravamo - se non ricordo male - con altri suoi fedelissimi da Galasso). Proprio ai suoi amici più cari avevo confidato una certa preoccupazione su una sua reazione, all'indomani della presentazione del libro ma confesso che sarei arrivato anche a urtare la sua suscettibilità pur di non rinunciare (sul libro come sul blog) a questo Signore autentico. Si perchè, pur non conoscendolo affatto, ho capito subito che galantuomo fosse: come il gigante buono, Di Nunzio, Giulio Perrucci e tanti altri che conosco appena, ho voluto prepotentemente portarmelo nella lista bianca, quella in cui includo le persone intelligenti, correttissime ma più che altro meritevoli del mio affetto. Mi vanto di avere - tra i mille difetti - quest'unico pregio: saper, ovvero, riconoscere a centinaia di miglia di distanza, le persone che meritano stima e da lì cerco tenacemente di accattivarmi la loro fiducia. Salto il bel ricordo dei novanta minuti in cui l'ho arbitrato...e concludo con il giorno della presentazione del libro quando venne nei locali dell'AT. Un onore per me. A cerimonia finita, mi fiondai da lui per chiedergli se per caso si fosse indispettito per la mia descrizione severa e ardita. Fu meraviglioso anche in quell'occasione "ma stai scherzando?" mi disse, "tutto bellissimo" e se ne andò in silenzio col mio libro nella tasca posteriore del jeans...
Ve lo racconto così Gigi, austero e poco disposto a dare confidenza: non so quante volte mi sarò sbracciato per salutarlo, ricevendo in cambio un gesto appena accennato...che ho saputo cogliere come il più affettuoso degli abbracci.
Invidio tanto Spens, Pasquale ed Antonio che più di me hanno condiviso con lui anni e anni di amicizia...
...una fortuna, la loro, senza eguali.
1 Commenti
Ciao Luigi, e smettila di passare con la tua auto davanti casa (anche adesso)! 😢
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