Il Peppe nazionale (SKA) denuncia sempre di non ottenere da questo blog la giusta considerazione a margine dei tanti eventi che organizza sui campi della Baita. Non è ovviamente così e per smentirlo, eccomi (più o meno) puntuale a raccontare del successo senza eguali del "suo" secondo evento di fine estate nel quale ha riunito ben oltre sessanta atleti (o presunti tale). Il numero che vi fornisco non trova in questo momento conferma alcuna (ero, in quella serata, felice accompagnatore e per i tanti amici che ho incontrato, ho rinunciato a vestire i panni del cronista e a contare perciò con precisione il numero dei presenti). Erano però tanti sulla sabbietta a darsi battaglia col volley e ancor di più i padellari anonimi e non. A sorpresa, mi sono divertito sul campo da calciotto dove lo sport clou è stato il tre contro tre del calcio-tennis (sei, forse sette le squadre: non poche). Bellissimo ritrovare vecchi amici (e nemici) del passato, a me tanto caro, trascorso con la casacca di arbitro. Il coraggio che da sempre cerco di ostentare, mi preme a dibattere sulla quota di iscrizione che ho trovato un po' altina (faccio riferimento a quella del torneo di padel che, secondo me, risulta indigesta a chi finisce "fuori strada" al primo match ma forse chissà - alla fine - giustificata). Se un ipercritico come me trova soltanto questo neo da esaminare, significa che la serata è riuscita sotto ogni altro aspetto: musica, atmosfera e divertimento hanno fatto da cornice ad un quadro già collaudato l'anno scorso e realizzato da protagonisti di prim'ordine. Peppe, sia chiaro, non è stato l'unico artefice di questa festa meravigliosa. Un plauso va senz'altro ai De Simone (persone di una educazione impareggiabile), a Matteo Monti e all'inesauribile Jacopone da Todi (Gentile Lorusso) senza dimenticare chi era dietro le quinte (Cobra...e soci). Nessun elemento valido mi è stato offerto per mettere mano alla (nostra) classifica: neppure l'uscita di scena del numero uno, mi consente di ritoccare qualche posizione in graduatoria.
Concedo al gioco con le padelle, ormai, lo stesso tempo che dedico all'amante: poco o nulla. Quel poco o nulla di tempo, però, lo riempio bene. Ho voluto mettere il mio compagno d'infanzia (Fusco) di fronte e sfidarlo sfruttando il non plus ultra delle mie conoscenze. Giocandogli sotto i piedi, l'ho riportato sulla terra o senz'altro in una dimensione più normale. Il pari finale, a me che sono sempre il suo "eterno secondo"), sa di vittoria! Per la cronaca, ero nell'inedito duo con Vince Clarke (Capuano). Lui con Gil. Proprio Marroni e Vince Clarke sono stati i migliori in campo!
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