Colgo miglioramenti del fascinoso Fabrizio Graziano che non vedevo da tempo come pure ho visto "passetti" in avanti fatti da Mirko Di Toro e Paolo Lagonigro (che ho visionato in una delle mie ispezioni a cavallo del ferragosto). Credo che tutti debbano essere smossi in classifica.
All'ultimo torneo della Baita vittoria forse un po' a sorpresa del duo Vitolone-De Gregorio (quando in gara c'era pure il numero uno con il buon Alessio Iacobucci al suo fianco). Tra le donnine successo per la coppia (da gioia per gli occhi) formata da Colarusso e Stoppiello.
Al rientro in gabbia dalla solita immensa pausa di riflessione, ho trovato proprio Vittorio Vitolone che avevo posizionato sul gradino 44 del nostro scacchiere. Come ho potuto? E' chiaro, però, che non conoscendolo affatto avevo saggiato solo da molto lontano le sue "grazie" e comunque in tempi passati. Un rammarico enorme per me, non esser riuscito a portarlo sul libro dove ho descritto 80 di voi! Sarà senz'altro sulla seconda edizione (che è in fase spermatozoica, neppure embrionale!). La saturazione che, aimè, ha interessato parecchi di noi, non lo riguarda affatto: il ragazzone è classe 89 o giù di lì e dunque potrebbe anche, in teoria, avere ulteriori (ampi) margini di miglioramento. Partiamo dalla forma fisica: è un ex calciatore (lo si vede anche da come sta in campo: un signore!). L'altezza e nel complesso la struttura fisica, lo aiutano non poco: te lo ritrovi a chiudere ogni spiraglio a rete (ma anche dietro fa un figurone). Bucarlo non è facile affatto specie quando la velocità di gioco è alta e allora per salvare l'onore ho dovuto rallentare parecchio e giocargli chiquite all'infinito ma credetemi, venire fuori dal match che ho vissuto, non è stato facile affatto (e aggiungo che, malgrado diverse attenuanti, avevo comunque il mio compagno di merende, Fusco, al fianco). Lui, invece, s'era scelto Italo Greco che pure è diventato molto ma molto ostico (se dicessi da top-15 direste che esagero...). Conclusioni: ricordo tre anni orsono quando sentivo parlare di Vitolone: pensavo ci si riferisse al figlioccio Vitone sgrammaticando un po' il cognome. Poi ho capito che si parlava di due atleti diversi (ma con alcuni punti in comune). Successivamente, ho sentito parlare del gruppo di cui fa parte e lo avevo collocato idealmente in qualche sedicente associazione pseudoculturale di estrema destra inglese! Niente di tutto questo: Vitolone fa parte dei così detti underdog il cui leit motif è la simpatia. Lui ne è senz'altro uno dei massimi esponenti ed in definitiva una persona educatissima (mi interessa ovviamente più questo rispetto ai bagagli tecnico-tattici che si porta dietro).
0 Commenti