RIECCO ANDREA (D.G.), IN ZONA CHAMPIONS E' SEMPRE PIU' CAOS.

Dal torneo del Santucci Sport Zone, nulla è tornato utile a smuovere la classifica. Gli unici a cui ho potuto cambiare "gradini", sono stati Domingo e Antonello (Conte)

Se qualcuno ha ancora dubbi sulla valenza delle lezioni private e sulle competenze degli insegnanti, non può esimersi dal vedere il padel ora ristrutturato di Andrea De Gregorio a cui ho sempre dato credito ritendolo, non a torto, più che buon teorico ed esperto sulle traiettorie in gabbietta. Non vi dico che conoscenze (immense) possiede anche sotto il profilo puramente tecnico. L'ho rivisionato poch giorni fa e lui che da sempre aveva contestato le mie teorie sull'incisività, facendosi assertore del gioco soft e dell'importanza della costruzione con pazienza, si è ora concesso anima e corpo al gioco proattivo e con questa nuova filosofia mi ha smembrato togliendomi tempi e spazi che era solito regalare (io ero in coppia con l'ottimo Nico Di Nunzio, lui con il figlioccio Vitone). Con questi tyming ritrovati, deve necessiamete rientrare tra i top-ten. 

A proposito dei contestatori del gioco proattivo, ecco Maurito De Simone con cui mi piace accompagnarmi in qualche uscitina fuori ordinanza. Dopo il primo K.O. subito per mano di Ciccio Mascione, siamo andati nuovamente fuori strada. Stavolta a prenderci a sportellate, sono stati Andreone Ficca e il surrogato del Cobra (direi quasi il suo figlioccio), Stefano Vena. 

Che difficoltà mettere in ordine i figliocci della zona Champions... uno più forte dell'altro.


 


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